INTESA SAN PAOLO
FOCUS E ANALISI MONETARIA SCADENZA DICEMBRE 2022
Anche Intesa San Paolo, come la maggior parte dei titoli azionari del Ftsemib, ha subito la lunga fase negativa che lo ha portato, dai massimi del mese di Febbraio a 2,920, fino ai minimi di Luglio a 1,588. Da questi minimi il mercato ha tentato una timida reazione che ha portato i prezzi a lavorare all’interno di un ben definito range dove come supporto abbiamo area 1,606 e come resistenza abbiamo area 2,0375.
La Regressione Lineare ha ancora una pendenza negativa anche se è stata da poco oltrepassata dai prezzi.
Il Percentile ci conferma un mercato in ipervenduto al 89,8% ed i volumi sono piuttosto bassi.
ANALISI MONETARIA
I CUMULATI
La lettura di tutti i cumulati di open interest di Call e Put posizionati sull’importante trimestrale Dicembre ci conferma di come gli operatori hanno dovuto operare in continua ricopertura di posizioni Put che, con il diminuire dei prezzi del sottostante, sono andate continuamente Itm.
Infatti, a parte le notevoli quantità di Put entrate su strike 3,30 e 3,20, sono ben visibili le forti azioni di ricopertura avvenute sugli strike intermedi 2,60, 2,40 fino a 2,00 e 1,80.
Attualmente il prezzo si trova a ridosso di un primo cumulato netto di Put posizionato a strike 1,60. Sotto questo strike insistono altri cumulati nettamente inferiori confermando che ci sono operatori che stanno comunque lavorando il titolo con prospettive di recupero.
Il Put/Call Ratio è pari a 2,90 anche se composto da una gran parte di put che sono attualmente Itm.
LA FUNZIONE DI RIPARTIZIONE.
La Funzione di Ripartizione ci conferma come il prezzo, che attualmente batte 1,718, sia arrivato in una prima area di Ipervenduto dove, oltre il 66% di put è Itm.
I livelli monetari che ne escono fuori sono i seguenti:
Eccesso ribassista su Va-80 a strike 1,50
Va-40 a strike 1,95
Va+40 a strike 2,30
Eccesso rialzista Va+80 a strike 2,60
Area di equilibrio dove il maggior numero di short options scadrebbero senza valore si trova a 2,10
IL DIFFERENZIALE
Nell’ultimo mese di borsa il titolo azionario Intesa San Paolo è passato velocemente da 1,738 a 1,635 costringendo gli operatori short di gamma a veloci azioni di ricopertura con ingressi di Call a 2,20 e 1,90 insieme a potenti ingressi di put Itm a strike 3,20 e 3,00.
Sono poi state chiuse pt a strike 1,60 e riaperte nuove posizionamenti a partire da 1,45 a 1,30.
Mercato quindi che conferma la propria debolezza anche se qualche operatore sta nuovamente ripiazzando i propri contratti su strike più bassi alla ricerca di nuove aree di equilibrio.
ANALISI DELLA VOLATILITA’ E LIVELLI DI RISCHIO PREZZATI
Il mercato delle opzioni sta prezzando una volatilità implicita Risk Reversal piuttosto alta ed esattamente a 50,28% sul lato ribassista Put e 31,67% sul lato rialzista Call.
Questo porta ad avere un range Mensile di rischio pari ad 1 deviazione standard di circa 0,250 punti al ribasso, e di circa 0,158% punti al rialzo.
Livelli di eccesso rialzista a 1,880 e successivamente a 2,038.
Livelli di eccesso ribassista a 1,472 e successivamente a +,1,222.
STRATEGIA DEL MERCATO
I posizionamenti monetari e le inferenze con le Value Aree ci mostrano come gli operatori stiano provando a rientrare su questo titolo nonostante le azioni di ricopertura messe in atto sugli strike superiori.
E’ comunque un mercato piuttosto debole ed ancora in attesa di ulteriori conferme.
CONCLUSIONI.
Il titolo INTESA SAN PAOLO è posizionato esattamente a ridosso di un primo livello di interesse, ma ancora all’interno della propria area di indifferenza, il che non lo rende ancora troppo appetibile.
Da questi livelli si è assistito, oltre che a forti azioni di ricopertura che hanno portato debolezza, anche a nuovi ingressi in posizione a conferma dell’interesse che c’è da parte degli operatori.
Questo ci permette di creare le seguenti aree di valore.
Area di acquisto tra 1,50 ed 1,65
Area di vendita tra 2,30 e 2,60