Viene fatta una lettura del differenziale di open interest tra l’ultimo giorno di contrattazione e il giorno precedente. Questa analisi ci dà subito una prima idea di ciò che stanno prezzando gli operatori. Vediamo dove è stato messo il rischio e dove invece è stato tolto. Cerchiamo cioè di comprendere le reali intenzioni di chi il mercato lo fa davvero.
Facciamo una seconda lettura dei posizionamenti monetari. Andiamo ad investigare il differenziale di open interest e di futures su un arco temporale più ampio per capire i movimenti monetari di medio periodo da parte degli operatori. Identifichiamo e studiamo le relazioni tra i movimenti monetari con il prezzo del sottostante.
Esaminiamo e costruiamo una mappa complessiva dei reali posizionamenti di mercato, la Money Chart, e la distribuzione cumulata degli open interest che identifica le Aree di Valore. VA0 punto di equilibrio, VA+40 e VA-40, aree di trading range, e VA+80 e VA-80, aree di eccesso da ipercoperto di opzioni ITM.
Calcoliamo la volatilità attesa prezzata dal market maker alle 9.30 del mattino e identifichiamo i livelli di sensibilità impliciti del mercato con 68% e 90% di confidenza. Sono livelli fondamentali per l’operatività secondo il modello MC4, e rappresentano non solo dei trigger di intervento in entrata e in aggiustamento, ma veri e propri punti di money management e gestione della posizione, integrati con la volatilità.
Calcoliamo la volatilità implicita e creiamo dei grafici dove viene visualizzato il Differenziale e lo Spread Test che ci permettono di avere dei valori facilmente verificabili rispetto ad un determinato momento. Sono valori fondamentali per l’operatività secondo il modello MC4, e rappresentano dei veri e propri punti di ingresso e gestione della posizione in funzione della convenienza e della volatilità prezzata.