Nella giornata di ieri i future americani hanno raggiunto nuovi massimi storici. Sia gli indici S&P 500 sia Nasdaq hanno segnato nuovi record sia sui valori intraday che alla chiusura, continuando una fase molto positiva per il mercato statunitense. Si tratta infatti rispettivamente del 13° e del terzo record registrato solo questa settimana per S&P 500 e Nasdaq.

Questo movimento si inserisce in una settimana caratterizzata da ottimismo su più fronti: gli investitori hanno mostrato fiducia sulla solidità del comparto tecnologico, spinti anche dai risultati di alcune big tech. S&P 500 future sono saliti di circa 0,1% nella notte, e quelli sul Nasdaq 100 di circa 0,2%, consolidando i record ottenuti dal mercato spot e stimolando ulteriormente la propensione al rischio.

Il contesto di massimi storici è stato favorito da una serie di fattori: progressi nelle trattative commerciali tra USA e partner chiave come Giappone e Unione Europea, aspettative positive sulle trimestrali delle principali aziende tecnologiche e la percezione di un ambiente macroeconomico ancora favorevole agli asset rischiosi.

Al contrario la seduta dei future europei si è distinta per un andamento di consolidamento: i derivati non sono riusciti a rompere i massimi recenti, mantenendosi così all’interno dell’attuale range di oscillazione. In particolare, nonostante un avvio spinto dall’ottimismo sulle trattative internazionali e dall’attesa delle decisioni della BCE, i future su Eurostoxx e FTSE MIB hanno segnato una chiusura vicina ai livelli più bassi della giornata, mostrando una prevalenza delle prese di profitto e un certo grado di cautela tra gli operatori.

Il movimento laterale riflette sia l’indecisione tipica delle fasi di attesa per eventi macro come le decisioni della BCE, sia la mancanza di nuovi catalizzatori. L’assenza di uno spunto rialzista, nonostante la spinta iniziale, ha impedito la rottura dei massimi, risultando così in una chiusura nella parte bassa del range e sottolineando una debolezza relativa rispetto alla forza mostrata dai future americani nella stessa giornata.

 

Il calendario di oggi non ha dati particolarmente importanti:

 

Flussi monetari del 24 luglio

 

S&P500

Sulla rottura al rialzo, come era prevedibile, aumentano notevolmente i future a copertura dell’imponente strike di call posto a 6400. Contemporaneamente vengono anche chiuse enormi quantità di put a strike 6300 e 6100 che erano entrate a mercato la settimana scorsa in funzione di spread.

 

 

NASDAQ

Anche il Nasdaq vede aumentare la componente future in funzione di copertura e contemporaneamente vede entrare put da strike 23400 fino a 21500 mentre sul lato call si registrano chiusure in area 24300.

 

 

DAX

 

 

STOXX

 

 

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