S&P 500 e Nasdaq hanno aggiornato i massimi storici, chiudendo rispettivamente a +0,02% e +0,36%. Questo slancio è alimentato dall’ottimismo su tecnologia e intelligenza artificiale e dalla distensione sui rapporti commerciali USA-UE, grazie all’accordo che impone dazi statunitensi sui prodotti europei solo al 15%, un livello ben inferiore rispetto alle minacce precedenti, con effetti rassicuranti sui mercati e sostegno ai titoli ciclici e tecnologici.

Tuttavia, il rally americano è stato contenuto dalla prudenza degli investitori in attesa dei risultati delle ‘Magnifiche Sette’, dei dati macro USA e delle decisioni della Fed.

A differenza di Wall Street, i mercati europei hanno evidenziato segnali di debolezza tecnica. Sia il Dax che lo Stoxx hanno violato al ribasso livelli chiave, rompendo due deviazioni standard — un’indicazione di forza del movimento negativo dopo aver oltrepassato anche i livelli di gamma put. Nonostante queste rotture tecniche, il mercato delle opzioni non ha mostrato una risposta significativa: la volatilità implicita è rimasta praticamente invariata, sia sul Dax che sullo Stoxx, suggerendo un’assenza di paura o pressione derivante dai movimenti di prezzo.

Anche i principali indici di volatilità, VIX e VSTOXX, sono rimasti stabili e ancorati vicino ai minimi storici o comunque ben sotto le soglie d’allerta, sottolineando uno scenario in cui il rischio percepito rimane basso nonostante la pressione sui prezzi azionari europei. In sostanza, si osserva una divergenza significativa tra il deterioramento tecnico degli indici europei e l’atteggiamento sereno del mercato delle opzioni, che non sta prezzando ulteriore turbolenza nel breve termine.

Questa combinazione può riflettere sia una certa “apatia” nell’approccio degli investitori professionali verso le coperture di portafoglio, sia una sottostima del rischio reale incorporato in questa fase dal mercato stesso.

 

 

Il calendario economico odierno si focalizza sui dati delle 16 con i Jolts e la fiducia dei consumatori.

 

 

Flussi monetari del 28 luglio

 

S&P500

Secondo giorno consecutivo che, a fronte di nuovi massimi, vengono alleggeriti contratti future mentre sul mercato delle opzioni si assiste a chiusure di call da strike Itm 6200 a strike Otm 6625 e vengono comunque rinforzati i supporti con nuovi ingressi di contratti put da 6425 fino a 5850. Mercato sempre molto forte ma con un momentum in calo dovuto alla chiusura dei future.

 

 

NASDAQ

Nasdaq invece fortissimo e, in coerenza con i nuovi massimi che hanno mandato Itm oltre il 50% di call, vede aumentare nuovamente la componente future insieme a flussi di put da strike 23400 fino a 21500.