I principali indici azionari hanno mostrato ieri un andamento positivo con segni di forza, spinti dalle attese di riduzioni dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve e da dati sul lavoro meno robusti del previsto. L’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,27%, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,37%, toccando nuovi massimi storici. Questi movimenti sono stati favoriti dall’entusiasmo per una possibile politica monetaria più accomodante, nonostante alcune incertezze sull’economia e politiche commerciali.
In Europa, il Dax ha evidenziato un andamento positivo, spinto dall’avvicinarsi delle elezioni federali in Germania e dalla prospettiva di una maggiore crescita nel 2025. Lo Stoxx50 ha chiuso con un leggero progresso dello 0,09%, segnalando una stabilità relativa nel mercato europeo.
I volumi di scambio sono stati in linea con la media, con circa 16,2 miliardi di azioni trattate sul mercato USA, mentre la volatilità, misurata dal VIX, si è attestata intorno a 15, indicativa di un clima di mercato abbastanza calmo. L’attenzione resta rivolta ai prossimi dati sull’inflazione per orientare le decisioni di politica monetaria.
Oggi un importante data mover alle ore 14,30, l’indice dei prezzi alla produzione, che potrebbe provocare veloci squeeze di prezzo e di volatilità.
Flussi monetari sulla scadenza Settembre.
S&P500
Continua la solita movimentazione che ha contraddistinto gli ultimi mesi e gli ultimi anni, aumentano in modo sistematico le put sotto al prezzo e viene tolto rischio sul lato call con alleggerimenti di posizioni in area 6575. Future poco mossi anche perchè già in fase di rollover.
NASDAQ
Rollover interno di put con chiusure otm e aperture a ridosso del prezzo in area 23700. Call in aumento a strike 24000 e future in aumento del +1%.
DAX
Put rollate da 23000 a 22600 e call in aumento Atm. future in calo sulla flag di debolezza.
STOXX
Chiusura di put e call un pò dappertutto e future ai minimi termini. Operatori che tolgono rischio sulla scadenza settembre.
FTSEMIB
Solo put sotto al prezzo a conferma che ancora gli operatori stanno ancora lavorando i titoli long.