Le enormi aspettative per la conferenza stampa di Jerome Powell hanno partorito un nulla di fatto. I principali indici azionari hanno mostrato variazioni contrastanti nella seduta del 17 settembre 2025. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,2%, sostenuto dalla decisione della Federal Reserve di abbassare i tassi di interesse di 25 punti base, la prima riduzione dell’anno, che ha alimentato un certo ottimismo tra gli investitori. Il Nasdaq ha registrato un aumento più consistente dello 0,5%, beneficiando soprattutto del settore tecnologico e dei semiconduttori. In Europa, il DAX ha mostrato un andamento più contenuto con variazioni poco significative, mentre lo Stoxx50 ha chiuso con una leggera perdita dello 0,05%, risentendo di prese di beneficio dopo recenti rialzi. I volumi di scambio sono rimasti stabili, mentre la volatilità implicita ha reagito moderatamente alle notizie sui tassi, con il mercato attento ai segnali della Fed per i prossimi tagli. L’incertezza resta per l’equilibrio tra rallentamento del mercato del lavoro e pressioni inflazionistiche persistenti.
I dati più importanti di oggi vengono come sempre dagli Stati Uniti con la disoccupazione e l’indice di produzione della Fed di Filadelfia alle ore 14,30.
Flussi monetari sulla scadenza Dicembre.
S&P500
Netti ingressi di put a strike 6300 e 6100 e piccoli riposizionamenti a strike 6650. Chiusura di call a 6700 e 6800 e prezzi che si trovano a ridosso di un enorme strike di call a 6700.
NASDAQ
Aumentano put a strike 23900 e call a strike 25600 e 26600. Prezzi attualmente su Va+40 e in contatto con un enorme strike 24600
DAX
Put in aumento da 23500 a 22000 e riposizionamenti di call a strike 23700
STOXX
Tante put tra 5350 e 5200 e chiusure di call a 5350, 5500 e soprattutto a 5700 con nuovi ingressi a 5600.