La giornata borsistica del 23 settembre ha mostrato una lieve debolezza tra i principali indici globali. S&P 500 e Nasdaq hanno registrato un calo dell’0,73% penalizzati dal settore tecnologico in flessione che li ha portati entrambi a testare, rompere e poi recuperare, il livello di gamma put. In Europa, sia il Dax che l’Euro Stoxx 50 hanno mantenuto i livelli di gamma con un rischio di correzione temporanea ma una tendenza rialzista di fondo. Il VIX ha registrato un aumento a 16,10 punti (+4,21%), segnalando un moderato incremento della volatilità attesa sui mercati, nell’attesa e durante il discorso del presidente della Fed Jerome Powell e delle dichiarazioni del Presidente Trump.
Oggi pochi dati che possono creare squeeze sui mercati: i principali riguardano le vendite di nuove abitazioni negli Stati Uniti.
Flussi monetari sulla trimestrale Dicembre.
S&P500
Nonostante la lieve flessione dei prezzi, la componente future non ha mollato la presa, anzi, ha segnato un lieve aumento dello 0,70% e, sul lato opzioni, continua il solito movimento che ha contraddistinto tutto questo anno: aumentano le put tra 6750 e 6300, vengono alleggerite call a 6800 e 6850 e vengono riposizionate a strike più alti 7000 e 7050.
NASDAQ
Anche sul Nasdaq sono evidenti gli ingressi di put da strike 25000 a strike 21500 e i riposizionamenti di call a 2550. Future in lieve calo del -1% ma pur sempre in pressione positiva sul gamma call.