Su tutti i principali indici azionari gli operatori stanno cercando di ricreare aree di equilibrio dove poter lavorare per il prossimo trimestre. Il 2021 è stato di fatto l’anno dei record, dove i massimi superiori si sono succeduti, scadenza dopo scadenza, senza soluzioni di continuità e creando di fatto situazioni particolari che hanno costretto gran parte degli Hedger ad azioni di ricoperture che hanno alimentato il lunghissimo long trend.

Sulle prossime scadenze è adesso evidente come i prezzi si trovino internamente alle proprie Value Aree di indifferenza, cosa che non accadeva da almeno un anno. Gli indici europei sono rientrati nelle proprie aree di equilibrio dopo aver toccato, con estrema precisione il bottom di VA-40, ed il fortissimo indice americano dopo aver toccato il top di Va+40.

Sul Ftsemib, a fronte del recupero della zona di equilibrio, si assiste ad netto alleggerimento della componente future, all’aumento di call a strike 27500 ed all’ingresso di qualche contratto put otm.

Anche sul Dax, come i prezzi sono rientrati nelle proprie aree di congestione, gli operatori hanno alleggerito la componente future e tolto put a strike 15100. Maggior lavoro è stato svolto sul lato call a partire dal lontanissimo strike 18000.

Stessa cosa anche su Eurostoxx50 dove la componente future è in calo insieme alla chiusura di tantissime put su strike 4200, 4000 e 3750. Di contro aumenta la componente call a partire da strike 4250.

Infine su S&P500 è netta la diminuzione della componente future in alleggerimento, ma a differenza degli indici europei dove molte put sono state chiuse, sul sottostante americano continuano ad entrare flussi di put a partire da strike 4400 e le prime call vengono trattate a partire da strike 4950. Questa conformazione sembra appunto conferire una maggior forza e resilienza verso l’alto.