OPZIONI E FUTURE 23 SETTEMBRE

Moderati rialzi degli indici azionari dovuti in primis ad un allentamento dei rischi del debito da parte del China Evergrande Group e poi dalle dichiarazioni della Fed che ha detto che “l’economia e l’occupazione hanno continuato a rafforzarsi” e che la moderazione nel ritmo dell’acquisto di obbligazioni “potrebbe presto essere giustificata”. Infine il presidente della Fed Powell ha dichiarato che il tapering del QE potrebbe terminare intorno alla metà del 2022 e vede un “supporto abbastanza ampio” sui suoi tempi.

Nel mercato dei derivati l’allentamento di questa tensione si è riflettuto in un diffuso abbassamento delle volatilità implicite sul mercato delle opzioni ed a numerose chiusure di posizioni nel comparto future.

Sul Ftsemib gran lavoro di put con nuovi ingressi sui supporti e chiusure di call atm riaperte più in alto. Area di ricopertura tra 25500 e 25750. Future in evidente calo.

Anche sul Dax costanti ingressi di put con roll di posizioni interni. Chiuse put a strike 15100 e 15000 e riaperte a strike 15200 e 15500. Poche call movimentate con chiusure maggiori delle nuove aperture.

Anche su Eurostoxx50 sono evidenti le nuove aperture di put a partire da strike 1950, la notevole area di ricopertura a strike 4100 e la chiusura di call a partire da strike 4250 e 4350 con il notevole calo dei future.

Il mercato americano sembra invece aver assorbito gran parte della sua forza e su S&P500 la gran parte delle movimentazioni riguardano la chiusura diffusa di put un pò su tuti gli strike a partire da 4350 insieme al notevole calo della componente future e contemporaneamente all’aumento di call sia otm che atm.

Nasdaq invece in controtendenze con aumento dei future chiusura di put con rollover esterno a strike 13600 e pochissime call posizionate più in alto.