Mercati azionari piuttosto variegati. In America nuovo rally grazie a rapporti sugli utili generalmente positivi. In Europa sostanziale trading range operativo.

Inoltre ieri si è svolta la riunione della BCE dove è stato confermato che verranno continuati programmi di QE. La presidente della BCE Lagarde ha affermato poi che le aspettative del mercato per un aumento dei tassi entro la fine del 2022 non sono in linea con le indicazioni della BCE.

Sul Ftsemib si assiste a chiusure di put a strike 25000 e chiusure di call a strike 27000. Nuovi posizionamenti solo otm e piccola area di ricopertura a 26500. Future in aumento.

Anche sul Dax avviene una sostanziale chiusura di posizioni. Vengono alleggerite put a strike 15600 e 15200 e riposizionate su strike itm 15700. Il lato call subisce un rollover interno con chiusure di posizioni a strike 16200 e riposizionamento tra 15800 e 16000. Future stabili ed ininfluenti.

Anche Eurostoxx50 vede un alleggerimento della componente put da strike 3950 a 4200. Nuovi ingressi solo a strike 4100 ed ampia area di ricopertura tra 4200 e 4250. Call in aumento solo a strike 4350 e future stabili.

Infine S&P500 che continua a macinare record su record e che conferma la propria forza innanzitutto dal continuo aumento di future necessari a ricoprire l’enorme mole di call andate itm ed inoltre dal continuo afflusso di put otm e chiusura di call con rollover interno, nel caso specifico sono state chiuse call a strike 4200 e riposizionate a strike 4700. Oltre che il prezzo, a fare la differenza con gli altri sottostanti europei, è la diversa volatilità implicita prezzata sul mercato. Ogni nuovo aumento di prezzo viene accompagnato, ormai da mesi, da vigorose impennate di volatilità sui lati esterni ed otm degli smile e delle chain delle opzioni.