Opzioni e future 3 Febbraio.

Le pessime performance di Meta che ha segnato un -20% hanno annullato tutta la salita della giornata riportando le quotazioni sulle aree di apertura del mattino.

In tutti i casi non dobbiamo dimenticare che i prezzi sono rapidamente arrivati su Va+40, non per apertura di posizioni rialziste ma per chiusura di contratti future utilizzati a copertura durante il veloce ribasso di settimana passata e che, come si vede dagli istogrammi gialli, sono diminuiti di giorno in giorno in corrispondenza di poc e vwap via via posti più in alto. In realtà su Va+40, come si vede dal grafico dei prezzi, soprattutto su Ftsemib e S&P500, insistono importanti quantità di call che per il momento hanno fermato la corsa dei prezzi ma che, se coperte, innescherebbero un aumento della componente future e veloci squeeze del sottostante. Per adesso non è avvenuto nessun aumento della componente future e gli operatori hanno lasciato ancora spazio di movimento al sottostante prima di intervenire, probabilmente prezzando un ulteriore abbassamento di volatilità.

Oggi comunque sarà una giornata ricca di dati, sia dall’Europa al mattino, che dagli Stati Uniti nel pomeriggio.

Sul Ftsemib diminuiscono ancora i future ed aumentano le put a strike 25500 e 26000. Area di ricopertura a 27500 e nuove call solo a partire da 29500.

Anche sul Dax la componente future è in alleggerimento. Di contro gli operatori hanno lasciato molto spazio tra lo strike di put a 14000 e gli strike di call a 16300.

Stessa cosa su Eurostoxx50 dove aumentano in modo considerevoli le put a mercato su strike 4000 e 3950 e vengono chiuse put e call su strike atm con nuovi posizionamenti di call solo a partire da 4500.

Anche su S&P500, a dispetto della pessima chiusura, continuano ad aumentare le put sotto al prezzo da strike 4500 a strike 4200, vengono chiuse call a strike 4500 e riaperte piccole quantità solo a partire da strike 4700. Future in netto calo come su tutti gli altri sottostanti.