La giornata di ieri è stata contraddistinta da una diffusa debolezza caratterizzata da un impercettibile aumento delle volatilità implicite. Andiamo quindi a vedere come si sono comportati gli operatori in questo frangente, se hanno lasciato spazio ad ulteriori discese oppure hanno usato questa giornata interlocutoria per riposizionare il rischio all’interno dei loro portafogli.

Su Eurostoxx50 sono ben visibili le nette chiusure di call a strike 4250 e 4350, le aperture di posizioni di ricopertura a strike 4225 e l’importante aumento dei future.

Anche sul Ftsemib si assiste ad un sensibile aumento della componente future, all’ingresso di nuove put a strike 25750 e nuove call a strike 27000.

Sul Dax invece la componente future è in diminuzione insieme a numerose quantità di opzioni call a strike 15800, 16100 e 16400. Nuovi ingressi di put in area supportiva 15650.

Infine su S&P500, dove abbiamo i dati aggregati dal 3 settembre, è marcatamente evidente l’ingresso di put un pò su tutti gli strike, sia atm che otm. Sul lato call invece si registrano chiusure a 4500 e 4550. Future in alleggerimento visto che il prezzo era arrivato esattamente intorno a VA+70.

Di fatto gli operatori sembrerebbe che abbiamo approfittato della temporanea debolezza per rinforzare le posizioni rialziste e rollare su altre scadenze i contratti in difficoltà.

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