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I profili di rischio: azioni, etf, future

In questa videolezione spieghiamo cosa è un payoff e analizziamo il profilo di rischio degli strumenti lineari, che sono i più diffusi, quali azioni, etf, future. Analizziamo quali sono vantaggi e gli svantaggi di investire i nostri soldi in strumenti lineari.

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Bentrovati, in questo video parleremo del payoff degli strumenti lineari, ovvero della rappresentazione grafica del rischio/rendimento del nostro portafoglio composto da strumenti quali azioni, etf, future, commodities, valute. Questo particolare grafico è la rappresentazione di quanto una posizione può guadagnare o perdere in funzione del movimento del prezzo del sottostante.

Apro una breve parentesi: D’ora in poi, poiché stiamo parlando di derivati, chiameremo questo strumento Sottostante. Generalmente il sottostante è un indice e la derivata prima, ovvero il derivato lineare per eccellenza che segue i movimenti dell’indice è il future.

Torniamo dunque al cuore dell’argomento.

Il Profilo di rischio è un grafico in cui la linea verticale delle Ordinate rappresenta i livelli di guadagno/perdita della posizione, la linea orizzontale delle Ascisse rappresenta invece i livelli di prezzo dello strumento sottostante. Come potete vedere, l’asse orizzontale delle ascisse incontra l’asse verticale delle ordinate al punto Zero, che corrisponde al nostro prezzo di carico ed ovviamente alla situazione in cui la posizione finisce in pari.

Questo grafico è chiamato appunto anche Pay Off. Serve per comprendere esattamente quali rischi sta correndo il nostro portafoglio relativamente alle nostre scelte operative.

Come sapete quando ci affacciamo al mercato, possiamo prendere posizione a rialzo, acquistando un future ad un determinato prezzo e rivendendolo quando il prezzo è aumentato, e così ottenendo un guadagno, oppure possiamo prendere posizione a ribasso, vendendo allo scoperto, vendendo cioè un future ad un determinato prezzo, e ricomprandolo poi quando il prezzo è diminuito. Nel primo caso parleremo di posizione lunga, o in acquisto, o long; nel secondo caso, parleremo di posizione corta, o in vendita allo scoperto, o short.

Vediamo ora i profili di rischio di queste posizioni.

Profilo di Rischio Long sul Sottostante

La strategia consiste semplicemente nell’acquistare azioni, Etf, o Future. Si entra in posizione confidando in una salita dei prezzi. Il profilo di rischio è perfettamente lineare poiché ad ogni punto di movimento del titolo corrisponde una identica movimentazione di portafoglio.

Nell’esempio abbiamo simulato di entrare a mercato con un long future quando il prezzo batteva 1000. Ad ogni punto di movimento corrisponderà un uguale movimento del nostro portafoglio. Quindi se il prezzo da 1000 sale a 1100 io guadagnerò 100 euro, mentre se da 1000 scende a 900 io sarò in perdita di 100 euro.

Il profitto è dovuto quindi ad una salita del sottostante e la nostra perdita è dovuta ad una discesa del sottostante. Il punto di pareggio – altrimenti detto Break even – è rappresentato dal prezzo di ingresso della posizione, cioè 1000.

Profilo di Rischio di uno Short sul Sottostante

L’esatto opposto del Long Future è lo Short Future. La strategia consiste infatti nel Vendere allo scoperto Azioni, Etf, o Future, per poi ricomprarli dopo un ribasso dei prezzi. La si utilizza infatti quando si pensa che le quotazioni possano scendere.

Il nostro guadagno sarà dato dalla diminuzione del valore del titolo e viceversa la nostra perdita sarà data da un aumento del valore del titolo.

Anche in questo caso il profilo di rischio è lineare. Ipotizzando che il nostro ingresso al ribasso sia avvenuto mentre il prezzo batteva 1000, se il prezzo scende saremo in guadagno e se il prezzo sale saremo in perdita.

Come per la posizione long, il punto di pareggio è rappresentato dal prezzo di ingresso short della posizione, cioè 1000.

Questo primo esempio iniziale di pay off mi servirà poi per far comprendere le grandi differenze che ci sono tra il pay off di un future ed il pay off delle opzioni, dove entra in gioca una nuova variabile di cui parleremo successivamente, la linea dell’at now.

Grazie per l’ascolto, ai prossimi video