Contenuti della lezione
Contenuti della lezione
In questo video facciamo come il grillo parlante: spieghiamo quali sono i pericoli di affidare il proprio denaro a broker esteri sconosciuti e imbonitori da strapazzo, che promettono guadagni stellari come il gatto e la volpe ai tempi di Pinocchio.
In questo video parleremo di un problema veramente serio e grave che, complice le difficoltà economiche, la scarsa cultura finanziaria e la diffusa superficialità, si sta allargando a macchia d’olio. Le truffe ed i raggiri nel mondo del trading.
Focalizzeremo la nostra analisi sulle tipologie e le metodologie usate dai truffatori, vedremo come smascherarne le intenzioni e soprattutto daremo consigli pratici per non cadere nelle loro trappole e, per chi ne è già dentro e non sa più come muoversi, daremo indicazioni su come cercare di uscirne con i minori danni possibili, sia economici che morali.
Sottotitolo: Ogni mattina, in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina, in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più in fretta della gazzella, o morirà di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: L’importante è che cominci a correre.
La nascita delle piattaforme di trading è un esempio molto chiaro: ha permesso a molte persone di investire in Borsa da casa, ma ha generato un sottobosco di truffe sul trading che hanno messo in ginocchio svariate famiglie. Forex e opzioni binarie sono le soluzioni preferite dagli adescatori, che promettono guadagni da capogiro senza fatica e con un investimento iniziale minimo, per poi rincarare la dose.
Cadere in un tranello ben architettato non è poi così improbabile. Tutti possiamo cascarci dentro, questo non va mai dimenticato. Sono tantissime le persone che ogni giorno denunciano di essere stati truffati da un presunto broker o da una società finanziaria fasulla.
Come funziona una truffa di trading
Il copione di questi raggiri sull’argomento trading online è quasi sempre lo stesso. Si comincia con l’adescamento, che può partire da un banner pubblicitario online, da una email oppure dalla telefonata diretta. Alcuni propongono investire nel forex trading, altri in criptovalute, altri ancora nelle opzioni binarie.
In ogni caso le condizioni sono più o meno le seguenti:
percentuali di guadagno altissime e garantite;
nessun rischio sul capitale;
successo entro breve.
Il malcapitato viene invitato a iscriversi a una piattaforma di trading, oppure effettuare un bonifico a una società incaricata di gestire i risparmi del cliente. Non sa che sta mettendo i propri risparmi di una vita in un buco nero.
I guai infatti arrivano al momento del prelievo. Quando il truffato decide di ritirare il proprio guadagno, il broker non dispone del capitale richiesto. E quindi? Può bloccare il conto del cliente oppure versargli l’importo prendendolo dai soldi di un altro utente imbrogliato, ancora ignaro della truffa di trading in corso, innescando uno schema Ponzi.
I truffatori utilizzano in genere due strumenti
Purtroppo entrambi gli approcci riscuotono un gran successo.
I truffatori fanno leva sui sogni e sulle illusioni delle persone, sulla possibilità di un facile guadagno a fronte di un piccolissimo investimento iniziale. Poi, piano piano, architettando improbabili schemi operativi, chiedono altri soldi per sbloccare le finte cifre che hanno fatto credere di aver guadagnato.
E da qui è un attimo cadere mani e piedi nella trappola di questi personaggi dei quali ovviamente conoscerai solo il nome di fantasia e niente altro ed il cui unico obiettivo è quello di non restituire assolutamente nulla di quanto è stato precedentemente versato usando scuse e lusinghe incredibili.
Ma prima di cadere in queste trappole ci sono alcune piccole e semplici cose da attuare:
Ci sono poi autorità riconosciute che possono evidenziare ancora meglio la natura truffaldina di certi broker. Le più famose sui mercati sono:
Securities and Exchange Commission (SEC) negli Stati Uniti d’America;
European Securities and Markets Authority (ESMA) in Europa;
Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) in Italia;
Cyprus Securities and Exchange Commission (CySEC) a Cipro;
Financial Conduct Authority (FCA) nel Regno Unito;
Australian Securities and Investments Commission (ASIC) in Australia;
Financial Services Agency (FSA) in Giappone.
È fondamentale controllare che la piattaforma di trading online sia registrata negli elenchi di queste autorità garanti, in base alla nazione dove ha sede il broker.
Un’attenzione particolare merita sicuramente il parere della Consob, l’autorità italiana che vigila sul mercato. Nel suo vademecum chiamato Occhio alle truffe, il garante sottolinea che nessuna impresa di investimento extra-europea è autorizzata a operare nella Penisola.
Sul sito della Consob c’è anche una importante sezione di approfondimento dove vengono esposte in modo chiaro alcune problematiche inerenti ai rischi truffa che sono costantemente dietro l’angolo.
Come autorità di un Paese europeo, Consob ha recepito le direttive MiFID II emanate dall’ESMA e si impegna a farle rispettare ai broker che operano in Italia. Una piattaforma in regola con la normativa europea: non può permettere le opzioni binarie per trader retail; non può offrire bonus, cashback sugli spread e altri incentivi; mostrare avvisi di rischio con la percentuale di clienti che hanno perso soldi negli ultimi 12 mesi; fissare il margine di stop out al 50%; permettere una leva finanziaria massima di 30:1; proteggere dal saldo negativo; distinguere tra clienti retail e professionisti.
Sulle società sospette, inoltre, Consob pubblica i cosiddetti warning segnalando la scarsa affidabilità di un sito o di una piattaforma di trading. È fondamentale controllare se esistono avvisi ai risparmiatori emessi da Consob che riguardano broker specifici.
Iniziamo col dire che è praticamente impossibile essere chiamati telefonicamente da un broker che propone un investimento. Perché dovrebbe proporre un investimento on line se non conosce chi sono
Nessuno è a conoscenza dei tuoi risparmi, né sa se sei un imprenditore, benestante o altro, quindi, perché ti dovrebbe proporre un investimento online?
Le uniche cose che può conoscere possono essere:
Infatti questi dati sono facilmente reperibili ovunque su internet.
L’unica cosa da ricordarsi sempre è che nessun broker o banca ti chiederà per telefono di iniziare una attività di trading on line. Già solo questo è ragione sufficiente per non farsi fregare da questi personaggi da strapazzo.
È impossibile che un professionista serio e che si rispetti, si metta in contatto con te per spingerti a degli investimenti online vantaggiosi. Da escludere al 100%.
Vediamo quali solo le tecniche utilizzate per contattare la possibile vittima:
Le dinamiche sono pressoché sempre le stesse. Vi ricordate la fiaba di Pinocchio e le sue disavventure con il Gatto e la Volpe.
Il Gatto e la Volpe sono due personaggi truffaldini. Essi campano di elemosina e inganni, infatti il protagonista Pinocchio è vittima dei loro raggiri. Il Gatto si finge cieco per aver studiato troppo, così come la Volpe che si finge zoppa per il medesimo motivo.
I due ingannatori, dopo che Pinocchio gli aveva fatto vedere i cinque zecchini d’oro, con l’intenzione di rubargliele, lo convincono a sotterrarle nel paese dei Barbagianni dove c’è un luogo chiamato Campo dei miracoli, dove secondo loro sotterrando una moneta sarebbe cresciuto un albero colmo di zecchini d’oro.
Quando Pinocchio si avvia nella notte oscura per arrivare al Campo dei Miracoli, incontra il Gatto e la Volpe che, travestiti da briganti, non riesce a riconoscere. Loro cercano con la forza di sottrargli le monete d’oro che il burattino aveva riposto in bocca, ma non riescono nel tentativo. I due tipi incappucciati inseguono Pinocchio e dopo averlo raggiunto lo impiccano ad una quercia per poter tornare l’indomani mattina a prelevare le monete dalla bocca spalancata del burattino morto. Fortunamente Pinocchio viene salvato dall’intervento della Fata.
Una volta lasciata la casa della Fata, incontra di nuovo i due imbroglioni e questi lo convincono per la seconda volta a sotterrare i rimanenti quattro zecchini nel Campo dei miracoli, gli dicono di aspettare lontano dal campo per venti minuti affinché possa crescere l’albero degli zecchini e il Gatto e la Volpe fanno finta di andarsene. Pinocchio allora si allontana e loro nel frattempo tornano nel campo, rubano le monete e fuggono.
La Fiaba in verità non è affatto un fiaba, ma la semplice, cruda e cattiva realtà
Dopo aver parlato di Pinocchio vediamo in modo più approfondito come questi novelli Gatto e Volpe dei nostri anni si muovono e tendono trappole agli ingenui Pinocchi.
Diffida, quindi, da chiunque voglia venderti prodotti finanziari collegati al trading online e che ti garantisca al 100% la possibilità di successo.
Vediamo adesso quali sono invece i trigger usati, ovvero su quali debolezze comportamentali fanno leva, per compiere la vera e propria truffa.
Sono due i metodi di convincimento usati da questi esperti delle truffe on line, e vale a dire:
La prima voce è quella più allettante, e che, in effetti, riesce ad aprire una breccia con molte persone.
Ti arriva una email, a volte scritta con strafalcioni grammaticali, dove ti assicurano che il trading online funziona davvero e che quindi puoi anche tu iniziare ad investire pochi soldi per un periodo di prova.
La maggior parte delle volte, infatti, il deposito richiesto dai truffatori per incominciare ad investire online, varia dalle 50 alle 250 euro. Quindi è sempre una partenza soft. Infatti 50 euro da buttare ce l’ha chiunque! Ovviamente è pressoché una certezza che qualsiasi somma depositata sarà con molta probabilità, andata persa, o perlomeno sarà finita definitivamente dalle vostre tasche direttamente nelle tasche dei truffatori.
Chiaramente, tutto questo viene fatto per verificare il cliente realmente quanto sia interessato a questo investimento, investimento tra virgolette.
A questo punto, dopo aver fatto credere di aver giocato in borsa, qualche volta perdendo ed il più delle volte vincendo, il cliché è sempre il solito. Dopo qualche ti faranno credere che tu abbia guadagnato il 20% dell’investimento iniziale, purtroppo per una normativa interna, un sigillo, un guazzabubbolo, non lo potrai ritirare.
Per ritirare i tuoi soldi investiti online dovrai raggiungere una quota ben precisa, ad esempio di 3.000 euro versati. Ed ecco qui che si innesca il circolo vizioso fatta da continui piccoli versamenti che avranno sempre, come equo scambio, dei bonus fittizi e improbabili.
Alla fine i 3000 euro non verranno mai raggiunti, vuoi perché la borsa è scesa, vuoi perché i titoli investiti hanno perso valore. Quindi, in pratica, stai perdendo denaro. Quando poi il truffatore nota che non vuoi più versare, il tuo credito incomincerà a calare drasticamente, fino ad arrivare inesorabilmente a zero palesando in modo chiaro ed inequivocabile che si è trattato semplicemente di una truffa on line dove in gioco non c’era una scommessa dentro un mercato regolamentato, ma solo due controparti. Una quella del truffato che metteva continuamente denaro e l’altra, quella del truffatore, che non ha fatto altro che prendere il denaro così ingenuamente donato dalla controparte.
Il secondo metodo, quello psicologico, è sicuramente il più brutto e vile. Iniziano a contattarti facendo leva sulla crisi globale e su come puoi mettere al sicuro i tuoi risparmi, magari riuscendo anche a guadagnarci qualcosa e, zac, non appena i soldi vengono versati nel fantomatico conto con sede in Albania, in Grecia o a Cipro, spariscono i soldi e l’intermediario.
Un altro metodo, ancora più raffinato e quasi impalpabile è quello di far credere agli aspiranti trader di negoziare realmente azioni, future e indici in un mercato regolamentato mentre in realtà si sta semplicemente operando con un surrogato, di solito il cfd il contract for difference, che dovrebbe replicare fedelmente il sottostante ma che in realtà, molto spesso fa un po’ come gli pare con spike e prezzi non verificabili. Faccio un esempio: quante volte su un grafico cfd viene visualizzata una candela notturna che non ha riscontro sul sottostante di riferimento a replica, magari perché, replicando un indice, in quell’orario il vero indice è chiuso ma il cfd batte prezzi di convenienza.
Basta fare riferimento a questa ultima parola, convenienza, per capire di cosa si tratta.
Mentre in un mercato regolamentato le controparti sono obbligatoriamente due garantite dalla cassa di compensazione e garanzia, nel mercato dei cfd la controparte reale è il broker stesso che, a seconda della sua convenienza e sapendo dove i propri clienti, ovvero la sua controparte hanno messo gli stop loss, tende in determinate fasi di mercato non verificabili sul mercato ufficiale a far saltare gli stop loss ed intascare le plusvalenze generate.
Un altro modo, ancor più raffinato è quello di chi sbaglia a mettere il giusto prezzo nel book di negoziazione. Questo succede soprattutto nel mercato delle opzioni che ha dinamiche completamente diverse dai book azionari e dei future e dove mai si deve entrare con i cosiddetti ordini al meglio ma si deve entrare a mercato assolutamente con ordini limite, ovvero con un prezzo ben definito.
Purtroppo può succedere nella fretta di entrare si sbagli a mettere la cifra a cui si vorrebbe comprare o vendere una determinata opzione. Quando è a tuo vantaggio, ovvero su un book vuoto di operatori, magari perché è una opzione deep Itm o deep Otm, il broker ti avverte che stai sbagliando ad inserire l’ordine e non ti permette in alcun modo di piazzare quel determinato prezzo.
Al contrario, se invece a trarre vantaggio dal tuo errore nell’immettere il prezzo sul book di una opzione. Magari hai messo sul book un ordine di acquisto a 100 euro mentre in realtà l’opzione vale solo 10 centesimi, ma essendo deep Otm nel book non c’è nessuno e vai tranquillo che nessun messaggio di errore ti verrà segnalato, anzi, verrai eseguito all’istante. Ovviamente anche in questo caso la tua controparte è semplicemente il tuo broker.
Un’altra attenzione particolare che dobbiamo avere è quella di non usare mai la parola SI con i centralinisti o con i procacciatori di clienti.
Di solito quando veniamo contatti da questi soggetti ogni domanda è fatta affinché noi rispondiamo SI.
Ad esempio: lei è il signor Mario Rossi? Avendo già i nostri dati sanno chi siamo e la risposta sarà ovviamente si!
Modificando con un programma di montaggio audio il nostro SI, riusciranno a farci sottoscrivere contratti di cui noi non conosciamo niente, fino a che non verranno ad esigere quanto da noi sottoscritto senza saperlo.
Non si deve mai usare la parola SI. Perché il “si” è l’unica risposta legale accettata stipulare qualsiasi contratto on line.
L’ultima, ma non ultima truffa on line che si va materializzando poi con una certa frequenza e che poi non è altro che l’anello mancante di tutta la filiera dell’industria del raggiro è quella della comparsa di numerose sedicenti società di recupero crediti. Ad esempio questa è una delle tante segnalazioni pubblicate da Consob sul sito ufficiale:
La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, rilevando un significativo incremento delle segnalazioni relative a sedicenti società di recupero crediti che, anche affermando falsamente di essere incaricate dalla Consob, prospettano ai potenziali clienti la possibilità di ottenere, a fronte di un corrispettivo, la restituzione delle somme di denaro già investite per il tramite di soggetti abusivamente operanti come società di intermediazione finanziaria, rappresenta che non esiste alcun soggetto incaricato dalla Consob a svolgere un’attività di recupero crediti per conto dei risparmiatori che siano occorsi in perdite finanziarie operando con società non autorizzate alla prestazione di servizi e attività di investimento. A tal proposito, si invitano i risparmiatori a prestare la massima cautela considerato che tali iniziative di recupero crediti e attività assimilabili potrebbero celare operatività ingannevoli volte ad appropriarsi del denaro eventualmente conferito.
Oltre alle normali accortezze, al buon senso ed alla logica quello che mi sento di consigliare è di verificare sempre ciò che sta succedendo attorno a noi e soprattutto nel nostro portafoglio.
Insomma, ragioniamoci un attimo.
Quando vai in banca a chiedere un mutuo, o anche semplicemente per chiedere un prestito, ti fanno pelo e contropelo, devi mettere a garanzia una casa che viene ipotecata oppure il tuo cedolino, la tua pensione, il tuo stipendio. Inoltre, se non paghi una semplice rata, vai a finire dritto dritto alla centrale rischi.
Come può essere normale che invece un qualsiasi broker spuntato su una mail, su un cellulare o su un annuncio pubblicitario, ti consente di operare in leva 1:400, ovvero con una leva tale per cui sei in grado di gestire 2 milioni di euro con un capitale di 5.000 euro, c’è per forza qualcosa che non va.
Fortunatamente la Consob ha messo a punto un servizio di tutela e vigilanza chiamato Occhio alle Truffe nel quale vengono evidenziate le principali caratteristiche dei soggetti truffaldini ed insieme a spiegazioni generiche c’è una vera e propria lista di società autorizzate a svolgere attività di trading on line ed una lista nera di società non autorizzate e quindi fraudolente.
In questo servizio di tutela e vigilanza vengono spiegati perfettamente i rigorosi paletti di controllo.
Come difendersi, come inviare esposti e come trovare supporto anche telefonico.
Quali sono le forme principali di tutela da attuare.
E soprattutto come fare ad avere informazioni ufficiali utilizzando il semplice modulo di richiesta all’interno del loro sito web.