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La put e call parity

Esaminiamo il concetto di put e call parity e come questo può tornarci utile quando vogliamo entrare sul mercato. Detta in modo spicciolo, se il mercato sale, allora non scende, e se il mercato scende, non sale: dato che le opzioni trattano di probabilità, è intuitivo pensare che la probabilità che il mercato salga da un certo punto in poi sia l’opposto della probabilità che scenda da quel punto in poi.

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Benritrovati, oggi facciamo un salto indietro nel tempo e torniamo alle elementari. Parleremo infatti delle equivalenze. Vi ricordate metro centimetro millimetro e chilometro? Bene, anche le opzioni hanno delle equivalenze e dobbiamo impararle! Questo paragone di scuola è per farvi rimanere impresso quanto è importante la relazione che va sotto il nome di put e call parity.

Per spiegarla, prendiamo la chain dell’eurostoxx.

Le opzioni Put e Call con il medesimo prezzo di esercizio e la stessa data di scadenza sono legate da una relazione fissa chiamata put/call parity. E’ la formula più importante per conoscere la congruità dei prezzi delle opzioni.

La formula base è: Call – Put = Sottostante – Prezzo di Esercizio

Vediamo. Sottostante vale 3000. Prendiamo la call ITM 2925. Prezzo della call 166 – prezzo della put 91 = 75. Sottostante – strike fa proprio 75. Se guardate, la cosa è abbastanza intuitiva. A parità di strike il valore temporale delle opzioni call e put è lo stesso. Quindi sottraendo l’una all’altra il valore temporale si azzera. Quello che rimane è il valore intrinseco, e rimane di 75 alla nostra call perché la call è proprio ITM di 75 punti, è la 2925. Il maggior prezzo che paghiamo nella call comprende 75 punti di intrinseco. A scadenza, a parità di sottostante, la call prezzerà esattamente 75.

Vediamo sull’ATM. Qui è ancora più facile. Non c’è valore intrinseco. Infatti 120 meno 120 fa zero. Il sottostante e il prezzo di esercizio hanno lo stesso valore.

Se il valore temporale si azzera, e il valore intrinseco residuo di fatto lo paghiamo ma ci viene restituito a scadenza, possiamo allora fare un passo in più in questa relazione. Prendiamo qualche strike e diciamo quindi che:

Long Call = Long Put +Sottostante

Long Put = Long Call – Sottostante

Short Call = Short Put –Sottostante

Short Put = Short Call +Sottostante

Long Sottostante = Long Call e ShortPut

Short Sottostante = Short Call e Long Put

La put call parity come vedete permette di replicare le opzioni ed il sottostante utilizzando posizioni sintetiche composte da opzioni e sottostante o da opzioni di segno opposto. A titolo esemplificativo possiamo affermare che aprire una posizione long su un indice equivale a vendere una put e comprare una call. Se ci pensate è corretto perché la call mi consente guadagno fino all’infinito come il sottostante, ma ha una perdita limitata e ha un costo in valore temporale. Se io quel costo lo azzero vendendo una put di pari strike, azzero il valore temporale, e mi prendo il rischio a ribasso. La posizione short put e long call di fatto è identica a long sottostante. In gergo una posizione così costruita si chiama long future sintetico, perché il future non è acquistato direttamente ma viene creato in laboratorio dall’unione delle due opzioni.

Infine, questa formula, oltre a ricavare il prezzo di una opzione partendo dalla conoscenza del prezzo dell’opzione di segno opposto, consente ad esempio di conoscere il “reale” prezzo del sottostante al netto dello stacco dei dividendi nell’effettivo momento in cui viene battuto.

Grazie per l’attenzione e ai prossimi video.