Contenuti della lezione

Long call e long put

In questa videolezione illustriamo il payoff del compratore di call e di put e mostriamo come si può entrare in posizione a mercato con un rischio predefinito e potenzialità di profitto illimitate. Approfondiamo il concetto di punto di pareggio. Queste posizioni sono definite direzionali: possono cioè essere impiegate sia per cavalcare un movimento di rialzo delle quotazioni di mercato, sia per un movimento di ribasso.

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Bentrovati, oggi parleremo dei profili di rischio delle opzioni. Come sappiamo Le opzioni sono strumenti derivati, perché il prezzo di questi contratti non è indipendente, ma deriva dal valore che assume il sottostante del contratto di opzione. Possono quindi esistere opzioni su azioni, opzioni su etf, opzioni su indici, opzioni su valute eccetera. In questo caso, ci occuperemo dei profili di rischio delle opzioni cosiddette plein vaniglia, che sono le più diffuse.

A questo punto e’ necessaria una veloce puntualizzazione. Le opzioni, a differenza dei future, sono strumenti non lineari, ciò significa che il valore di questi contratti segue in modo non proporzionale i movimenti del sottostante: in altre parole il prezzo delle opzioni si muove, diminuendo o aumentando non solo rispetto ai movimenti del sottostante ma anche e soprattuto di molteplici fattori o variabili che verranno successivamente approfonditi.

Profilo di Rischio di una Long CALL

Partiamo con la strategia acquistando una call, in questo modo assumiamo una posizione lunga, in acquisto, che ci dà il diritto di possedere il sottostante ad un determinato prezzo, lo strike price, entro una scadenza prefissata, a fronte di un premio che rappresenta il nostro rischio massimo. È una strategia rialzista che trae beneficio da un aumento delle quotazioni del titolo sottostante.

Per esaminare questo payoff, concentriamoci ora sulla linea scura. Dopo vi dirò che cosa è la curva arancione. Ebbene in questo caso abbiamo ipotizzato l’acquisto di una call a strike price 1000. Sul mercato questa call ci viene venduta 40 euro.

Bene, questi 40 euro sono il prezzo che paghiamo per assumere una posizione a rialzo sul sottostante a partire da 1000. Cioè, invece che mettere sul piatto 1000 euro per acquistare direttamente il sottostante, ne mettiamo semplicemente 40, e ci compriamo il diritto di essere a rialzo appunto a partire da 1000.

40 euro, se ci pensate, è anche il massimo rischio della nostra posizione.

Proviamo ad aggiungere in grigio la linea del payoff del long future.

Vedete che se il mercato scende di 90 punti di sottostante, con la long call noi perderemo solo 40 euro, mentre se avessimo avuto in mano il sottostante, avremmo perso 90 euro! Questo è valido anche se il sottostante scendesse di 500 punti. Nel caso del long future, perderemmo 500 euro, nel caso della long call perderemmo sempre 40 euro. Come potete vedere infatti la linea scura è piatta in corrispondenza dello strike 1000 e così fino al valore zero del sottostante. E se notate a partire da 1000, lo strike comprato, la linea scura comincia a salire verso l’infinito.

Bene, secondo voi, alla scadenza del contratto di opzione, se il valore del sottostante sarà superiore a 1000, avremo guadagnato? A scadenza saremo in guadagno al superamento dello strike price 1000 a cui però va sommato il premio pagato di 40 euro, una sorta di zona cuscinetto simile ad una franchigia assicurativa.

ovvero inizieremo a guadagnare come se avessimo in mano il sottostante da 1040. Ecco perché la linea scura interseca lo zero proprio in corrispondenza di 1040. Da 1041 in avanti guadagneremo 1 euro per ogni punto, come se avessimo comprato il sottostante a 1040.

Il vantaggio di avere una perdita massima prefissata di 40 euro e un profitto potenzialmente illimitato, ha ovviamente il suo costo.

Come avete visto in questo grafico compare anche una linea arancione. Questa linea si discosta sensibilmente dalle linee scure del pay off, e non ha un profilo lineare, ma semi curvo. Questa linea si chiama At Now e, al contrario della linea scura del Pay Off che ci dice quello che succederà al nostro portafoglio a scadenza, rappresenta il Qui ed Ora della nostra posizione. Rappresenta cioè il guadagno o la perdita rispetto al prezzo dell’opzione in questo preciso istante.

Come dicevamo il contratto di opzione è un contratto a sé stante, il cui prezzo deriva dal prezzo del sottostante, e se il sottostante si muove, si muove anche il prezzo di questo contratto di opzione.

Quindi nel nostro esempio, se il sottostante oggi si muove da 1000 a 1040, il contratto di opzione non varrà più 40, ma varrà, ve lo dico io, 64, e allora rivenderemo la call sul mercato. Avremo così guadagnato 24 euro, con un investimento di 40 euro, pari al 60% di rendimento. Mica male! Certo se avessimo comprato il future, avremmo guadagnato 40 euro e non 24, ma ci saremmo esposti ad un rischio maggiore di perdita, come abbiamo visto prima.

Diciamo di più. La distanza che vedete fra la linea dell’at now e la linea del payoff è il valore temporale. Il passare del tempo farà quindi scendere piano piano la linea dell’at now, che si avvicinerà fino a collimare con la linea scura del pay off. e questo succedera’ solo a scadenza.

Ma fino a che l’opzione avrà il suo valore temporale, il profilo di rischio su cui dovremo concentrarci sarà quasi esclusivamente quello dell’at now. Perché concentrarci sull’at now? Semplicemente perché le opzioni vivono, oltre che del movimento del sottostante, di aspettative, timori ed euforia del mercato, cioè di altre variabili, ed E’ in virtù di questo che spesso quello che succede nel Qui ed Ora, ovvero nell’at now, è diverso dal profilo di rischio assunto dal pay off a scadenza. sintetizziamola così: il pay off è solo ciò che succederà a scadenza, mentre l’at now è quello che sta succedendo in questo preciso istante al nostro portafoglio e alle nostre opzioni.

da ora in poi non dovremo piu’ dimenticarci questa differenza poiche’ ci accompagnera’ per tutto il percorso di studio e ci fara’ veramente comprendere quali sono i grandi vantaggi e le grandi opportunita’ del mercato delle opzioni.

Profilo di Rischio di una Long PUT

Passiamo adesso alla strategia opposta a quella di una long call, la long put. Abbiamo visto come una long call serve per cavalcare trend al rialzo. La strategia long put fa l’esatto contrario, cavalca trend al ribasso. La strategia Long Put ci dà quindi il diritto di vendere ad un terzo un sottostante, ad un determinato prezzo, lo strike price, entro una scadenza prefissata, a fronte di un premio che rappresenta il nostro rischio massimo.

Attenzione, non confondetevi! Long non significa che si va a rialzo. Long significa che si acquista. Quindi long put di va a ribasso, e long call si va a rialzo.

Ma torniamo alla nostra long put.

Aggiungiamo anche il payoff del future short in grigio.

In questo esempio come potete vedere abbiamo ipotizzato l’acquisto di una put a strike 1000 pagandola 40 euro. Questi 40 euro saranno il nostro massimo rischio. Saremo infatti tutelati da un rialzo improvviso dei corsi del sottostante, ma a scadenza cominceremo a guadagnare da 960, cioè da 1000 meno il premio pagato.

Grazie e ai prossimi video