Contenuti della lezione

Profili di rischio: ripasso

Facciamo un ripasso dei profili di rischio delle figure base: long e short future, long e short call, long e short put. Queste sei posizioni sono i mattoni fondamentali per la costruzione di strategie in opzioni più complesse, che come vedremo ci permetteranno di beneficiare dei vantaggi dei compratori e dei venditori, riducendo la rischiosità dei nostri soldi a mercato e migliorando sensibilmente il rapporto rischio rendimento.

Clicca qui se vuoi leggere il testo

Bentrovati, in questo video faremo un rapido ripassino di tutti i profili di rischio relativi  alle posizioni semplici che possiamo aprire sui mercati finanziari, ovvero tutto cio’ che presuppone l’utilizzo di un solo strumento per volta.

Come noto, il mercato puo’ fare tre cose: salire, scendere o rimanere fermo all’interno di un determinato range di prezzi per un determinato lasso di tempo

Questi sono i 6 piu’ importanti e semplici profili di rischio che dobbiamo conoscere nel mondo dei derivati e che approfondiamo in corsi specifici.

Le prime tre strategie in alto sono tutte strategie rialziste: long future, long call e short put.

Invece se guardiamo le tre strategie in basso, short future, long put e short call, notiamo che tutte e tre traggano vantaggio da un mercato ribassista.

 

Le strategie fatte con i future, o i titoli o le azioni, long o short, hanno come principale vantaggio la semplicita’ di gestione. Infatti la perdita e il guadagno sono molto semplici da calcolare.

La loro peculiarita’ e’ la linearita’ 1 = 1. Se il mercato sale di 500 punti guadagniamo 500 euro, se il mercato scende di 500 punti perdiamo 500 euro.

Semplice. Sono operazioni che consentono guadagni anche importanti ma, essendo lineari e speculari, possono portare anche importanti perdite sul portafoglio. Per questo occorre sempre usare stop loss e take profit quando si adottano questi strumenti. Internet e’ piena di consigli su dove e come posizionare gli stop loss e i take profit. Il punto e’ che se si usano stop e profit larghi, si puo’ perdere tanto e guadagnare altrettanto, se si usano stop e profit stretti, si viene sempre presi dalle oscillazioni del mercato, e quindi si perdono i grandi movimenti.

Le opzioni invece sono strumenti non lineari, sono piu’ complesse da capire e da gestire, e purtroppo la complessita’ fa paura, ed ecco allora che sorge la paura solo a parlare di “derivati”. Invece, come potete vedere la long call e la long put hanno il principale vantaggio che non possono portare mai a grandi perdite, in quanto il loro costo di apertura e’ predefinito, certo e determinabile, ed e’ il nostro massimo rischio, che e’ molto contenuto rispetto alla leva ed ai profitti che questi strumenti sono in grado di generare. Sono operazioni che hanno gia’ uno stop loss implicito, e ci consentono di rimanere in posizione anche se il mercato sta temporaneamente oscillando, andando invece a prendere gli stop loss e buttando fuori dal mercato tutti coloro che negoziano gli strumenti lineari, quali azioni future ed etf.

Statisticamente tuttavia oltre il 90% delle opzioni scade senza valore. Il compratore incallito di opzioni rischia di accumulare quindi piccole ma continue perdite sul proprio portafoglio, poiche’ non solo e’ necessario un movimento importante del sottostante nella direzione voluta, ma questo movimento deve avvenire anche entro la scadenza del contratto stesso, riducendo quindi ulteriormente le probabilita’ di successo. Le poche volte che si riesce a prender profitto da una posizione long call o long put a scadenza si viene ricompensati di tutte le piccole perdite, e i guadagni possono essere molto elevati rispetto al capitale investito.

Al contrario la short call e la short put utilizzano il premio incassato per maturare un vantaggio statistico che portera’ il venditore, per la maggior parte delle volte, a trattenere tutto o gran parte del premio incassato. Esattamente come fa la vostra compagnia di assicurazione dell’auto. Incassa i premi e assicura contro gli incidenti. Il problema pero’ sono proprio gli incidenti, quando accadono la compagnia deve pagare, e la perdita si rimangia gli incassi di tantissimi premi.  I venditori infatti hanno gli stessi rischi di perdita di una posizione in future, ma non le stesse entita’ di guadagno, poiche’ non possono guadagnare di piu’ del premio incassato.

L’utilizzo individuale di questi strumenti implica dei vantaggi e degli svantaggi, non c’e’ uno strumento di fatto migliore di tutti.

Se si vuol guadagnare molto purtroppo tocca rischiare molto, come nel caso dei future, delle azioni o degli etf. Se si vuol guadagnare in modo continuativo incassando poco alla volta si puo’ essere venditori, ma ci si espone al rischio degli strumenti lineari se il mercato gira nella direzione sbagliata. Se invece abbiamo timore e vogliamo rischiare molto poco, la miglior scelta potrebbe essere l’acquisto di opzioni, che pero’ e’ statisticamente e frequentemente perdente, anche se porta guadagni importanti quando il mercato gira dal verso giusto, perche’ con una piccola spesa si puo’ avere la stessa forza di profitto degli strumenti lineari.

Come fare? Possiamo creare delle combinazioni fra opzioni, e combinazioni fra opzioni e future, in modo che si possa mettere d’accordo le tante caratteristiche di rischio e rendimento di questi strumenti, aprendo strade che arrivano ad essere contemporaneamente meno rischiose e maggiormente profittevoli, permettendo a chi le sa padroneggiare di premere l’acceleratore quando la strada e’ dritta, ed usare il freno quando la strada inizia ad essere tortuosa e difficile, assecondando il mercato.

Ricordiamocelo sempre, il mercato non regala mai niente a nessuno, la conoscenza, un pizzico di fortuna e la sapiente gestione del portafoglio possono pero’ portare a degli ottimi e duraturi risultati.

Grazie per l’ascolto, al prossimo video.